L’amigdala gioiosa: come allenare la tua mente alla gioia

Ho scelto di usare l’espressione “amigdala gioiosa” perchè, quando l’ho sentita per la prima volta in un video in cui parlava il dott. Rick Hanson, ho subito pensato che fosse un modo bellissimo di parlare dell’amigdala. 

Quando si parla di amigdala, si pensa subito alla parte del cervello istintiva che ci fa reagire in modo automatico e ci fa spesso commettere azioni di cui possiamo pentirci o vergognarci. Il più delle volte se ne parla come la parte del cervello che ci protegge e ci salva da pericoli inattesi. 

Nei corsi di Intelligenza Emotiva viene associata alle 4 F freeze, fly, fight, flock – ovvero quando istintivamente per proteggerci di fronte a qualcosa che ci terrorizza reagiamo in uno di questi modi:

  • rimanendo bloccati come pezzi di ghiaccio (freeze)
  • scappando (fly)
  • attaccando (fight)
  • stando in gruppo come fanno alcune specie animali come le gazzelle, le zebre, le anatre ecc. (flock)


Quindi, quando per la prima volta ho sentito parlare un dottore di amidgala gioiosa, mi sono subito incuriosita. Ha introdotto questa espressione mentre parlava dell’importanza per ognuno di noi di amare lo zoo che abbiamo in testa: la lucertola, il topo e la scimmia.  Mi ha fatto sorridere.

Ho trovato questa affermazione brillante e stimolante perché con queste 3 immagini è riuscito a rappresentare i 3 stadi evolutivi del nostro cervello in un modo semplice, accessibile a tutti e soprattutto facile da capire e ricordare.

Qui sotto un’immagine dei 3 stadi evolutivi del cervello

come allenare la mente alla gioia
  • Cervello rettiliano, parte primordiale orientata alla sicurezza (la lucertola)
  • Cervello limbico di cui fanno parte l’amigdala e l’ippocampo, connesso con la soddisfazione (il topo)
  • Neocorteccia: parte che si è evoluta nei mammiferi collegata al bisogno di connessione e alle relazioni (la scimmia)

Non so voi, ma a differenza di ciò che pensavo prima di vedere il video del dott. Hanson, l’amigdala si trova nel secondo cervello (limbico) e non in quello legato alla sopravvivenza. Ancora più inaspettatamente, non solo l’amigdala ci aiuta a proteggerci facendoci sentire paura o pericolo, ma si attiva anche quando vediamo delle opportunità e può diventare uno strumento utilissimo – se allenato nel modo corretto – per cogliere molte più opportunità nella propria vita e incrementare la nostra gioia.

Ora, se partiamo dal presupposto che a livello del cervello i bisogni fondamentali più importanti sono la sicurezza, la soddisfazione e la connessione, una delle cose più preziose che possiamo fare per vivere una vita più serena è cercare ogni giorno quelle occasioni autentiche che ci facciano soddisfare questi 3 bisogni. 

Con ironia e in modo molto efficace il dott. Hanson parla di cercare quelle opportunità che consentono ogni giorno di accarezzare la lucertola, sfamare il topo e abbracciare la scimmia.

Qui sotto vi propongo alcune esempi di azioni che possono farci sentire più sereni nel particolare momento che stiamo vivendo.


Esporsi al sole 

In questi giorni che siamo a casa, stare nel balcone o in giardino a leggere un libro, a meditare o semplicemente a non far nulla aiuta a incrementare il nostro buonumore. 


Scrivere

Tenere un diario o un quaderno dove scrivere i nostri pensieri e emozioni ci permette di alleggerirci e mettere tutto nella giusta prospettiva.

Consiglio anche di tenere un quaderno dove ogni giorno annotiamo le 3 ragioni per cui siamo grati (meglio se lo facciamo sia la mattina appena svegli che la sera prima di andare a dormire)


Ricordare i più bei momenti della nostra vita

Un esercizio che trovo molto utile è quello di elencare almeno 5 eventi importanti della nostra vita in cui ci siamo sentiti felici, realizzati, appagati e ricordare cosa li ha resi così importanti e cosa abbia appreso di positivo su di noi.


Ridere e sorridere

Guardare video o  film divertenti, leggere libri comici, parlare con chi ci fa sorridere, cantare una canzone che ci fa emozionare, ballare o semplicemente fare ciò che ci fa stare bene sono tutte ottime soluzioni per alzare subito i livelli della nostra gioia.


Fare lunghi e profondi respiri

Sedersi comodamente, chiudere gli occhi, iniziare a prendere coscienza del nostro respiro e inspirare e espirare lentamente ci aiuta a rilassarci, distenderci e entrare in connessione con il momento presente. Qui suggerisco alcune meditazioni da ascoltare per favorire una respirazione più consapevole e lenta.


Occuparsi di un animale domestico, delle piante e/o dello spazio in cui viviamo

Accarezzare o coccolare un animale domestico, prendersi cura di lui o anche delle piante o dello spazio in cui lavoriamo e viviamo sono dei rimedi molto efficaci.


Prendersi cura di sé

Fare una bella doccia o bagno caldo, accendere l’incenso, le candele, un po’ di musica in sottofondo e il gioco è fatto.

Prepararsi un piatto preferito o creare un menù settimanale vario con ingredienti che ci piacciono, stando attenti a non esagerare e bilanciare bene tutti i nutrienti.

Fare esercizio fisico e/o yoga. In questo periodo molte scuole e insegnanti di yoga organizzano lezione di yoga gratuite online. Vi suggerisco le lezione di Ryoga che trovate qui. Un canale Youtube di Fitness con tanti video di esercizi e consigli alimentari lo trovi qui.

Un altro esercizio che suggerisco di provare sono i 5 Tibetani: cinque riti o esercizi che, attraverso l’armonizzazione dei sette chakra principali, sono un mezzo efficace per migliorare la propria energia e benessere.


Aiutare qualcuno che ne ha bisogno

Fare una donazione agli ospedali che in questo momento hanno necessità di sostegno. Tra le raccolte attive consiglio quella lanciata dall’associazione di Nicolò Govoni “Still I Rise” che trovi qui.

Chiedere al proprio vicino anziano che vive da solo se ha bisogno di aiuto magari ordinando anche per lui la spesa online.


Fare una sorpresa inattesa a qualcuno a cui vuoi bene

Scrivere una lettera a una persona cara per comunicarle quanto è speciale per noi o registrare un messaggio vocale che inizia “Ciò che ti rende speciale ai miei occhi…”

In definitiva l’amore e l’impatto positivo che possiamo avere verso noi stessi, gli altri e tutto ciò che fa parte della nostra vita è l’unica medicina universale che può guarirci e la bella notizia è che è a disposizione di tutti.


Prima di chiudere, ti lascio con una domanda su cui riflettere: cos’è che puoi fare oggi per sentirti più sicuro, appagato e connesso e allenare così il tuo cervello alla gioia?

Lascia pure i tuoi commenti qui sotto, oppure scrivimi qui. Sarò felicissima di leggere e rispondere ai tuoi messaggi.

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