Una Storia sulla Consapevolezza: L’Aquila che credeva di essere un Pollo

Da oggi lancio una nuova sezione del mio blog dedicata alle storie: storie di fantasia e storie di vita reale per scoprire insieme cosa ci vogliono insegnare. La storia che condivido oggi è relativa alla consapevolezza e all’impatto che ciò in cui crediamo può avere sulle nostre vite.

Un giorno un allevatore di polli, appassionato scalatore, mentre si arrampicava su una montagna particolarmente difficile, s’imbatté in una sporgenza. Su quella sporgenza c’era un nido e nel nido c’erano tre grandi uova. Uova di aquila.

L’uomo sapeva di comportarsi in modo antiecologico e forse anche illegale, ma cedette alla tentazione di prendere una delle uova e metterla nel suo zaino, accertandosi, prima, che l’aquila madre non fosse nei paraggi. L’allevatore continuò la sua scalata, alla fine tornò alla fattoria e mise l’uovo nel pollaio.

Quella sera la gallina si sedette su quell’enorme uovo per covarlo: era l’immagine della madre più orgogliosa che si potesse immaginare. E anche il gallo sembrava fiero di sé.⠀⠀

A tempo debito, l’uovo si schiuse e l’aquilotto uscì, si guardò attorno, vide la gallina e disse: “Mamma!”

E fu così che l’aquila crebbe con i suoi fratelli pollastri. Imparò a fare tutto ciò che fanno i polli: chiocciare e schiamazzare, grattare per terra alla ricerca di vermi, agitare le ali furiosamente e volare a poche spanne d’altezza prima di ricadere, a terra, in una nuvola di polvere e piume. L’aquilotto era assolutamente sicuro di essere un pollo.

Un giorno, quando era ormai anziana, l’aquila-che-credeva-di-essere-un-pollo guardò il cielo. Lassù, in alto tra le correnti, volava maestosa, senza sforzo e senza quasi muovere le ali, un’aquila.

“Cos’è quella?” chiese stupita la vecchia aquila. “È magnifica. Quanta potenza e quanta grazia! È poesia in movimento.”

“Quella è un’aquila” disse un pollo. “È il re degli uccelli. È un uccello dei cieli, noi siamo solo polli, uccelli di terra”.

E fu così che l’aquila visse e morì da pollo; perché questo era ciò che credeva di essere.

La storia è stata presa dal libro “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo. La lezione spirituale della consapevolezza” di Anthony De Mello.

Secondo Anthony De Mello, la maggior parte delle persone, pur non sapendolo, sono addormentate. Sono nate dormendo, vivono dormendo, si sposano dormendo, allevano i figli dormendo, muoiono dormendo senza mai svegliarsi. Non arrivano mai a comprendere la bellezza e lo splendore di quella cosa che chiamiamo vita.

In altre parole, non riusciamo a vedere veramente ciò che siamo e quello che possiamo creare nel corso della nostra esistenza senza uno strumento potentissimo come la consapevolezza. Essere consapevoli di noi stessi, di cosa ci limita, condiziona e ci fa vedere le cose in modo distorto ci permette di cambiare ciò che pensavamo fosse il nostro destino. Ci permette di percorrere strade nuove, esplorare nuovi territori, andare fuori dai confini della nostra mente condizionata dall’ambiente in cui siamo nati, cresciuti e in cui continuiamo a vivere, relazionarci, confrontarci, per creare qualcosa di più grande di quello che pensavamo di essere e di poter fare.

Perché ci piacciono le storie a lieto fine? Le storie di persone che non avevano nulla o destinate a un’esistenza cosiddetta “normale” che, invece, grazie a qualcosa che accade nella loro vita, diventano dei modelli a cui ispirarsi? Il motivo principale è che sono riusciti a realizzare qualcosa di più grande di loro e la loro storia ci fa sognare, evadere dalla nostra realtà.

Ma alla domanda “PERCHE’ loro ci sono riusciti e altri no?”, le risposte peggiori che possiamo darci sono: “erano nel posto giusto al momento giusto”, “hanno qualità e talenti che io non ho”, “conoscevano qualcuno di influente che li ha aiutati”, “hanno fatto qualche compromesso con sé stessi per arrivare dove sono arrivati” e potrei continuare ancora.

Queste sono le risposte peggiori perché ci impediscono di crescere ed essere felici. Se ti prendi del tempo per conoscere la storia di queste persone – persone che ammiri, da cui prendi ispirazione – molto probabilmente scoprirai che si sono messe in gioco, hanno preso dei rischi, hanno creduto in sé stesse e nelle loro capacità, hanno investito tempo e denaro, sono riuscite ad acquisire una maggiore consapevolezza riuscendo a superare limiti, difficoltà e ostacoli. Sicuramente sono state anche sostenute e aiutate e hanno fatto delle scelte consapevoli e autentiche che gli hanno permesso di incontrare persone e fare esperienze che hanno tirato fuori il meglio di loro.

Che crediate o meno a questa possibilità è una vostra scelta: una scelta da cui dipende tutto il corso della vostra vita. Come ha detto Henry Ford “Che tu creda di farcela o di non farcela avrai comunque ragione!” Tornando alla storia di Anthony De Mello: “Che tu creda di essere un pollo o un’aquila hai comunque ragione! Sta a te scegliere cosa vuoi essere e cosa vuoi realizzare.”

Prima di chiudere, ti propongo di rispondere a questa domanda “Quale pensiero o convinzione limitante ti sta impedendo di tirare fuori il meglio di te e seguire la direzione dei tuoi sogni?”

Se vuoi ricevere altre storie come questa, iscriviti alla mia newsletter.

Se hai domande o commenti scrivili pure qui sotto oppure scrivimi. Sarò felicissima di leggere e rispondere ai tuoi messaggi.


I commenti sono chiusi.