L’ingrediente fondamentale che scatena il cambiamento

Continua la rubrica dedicata all’alfabeto del coaching, ovvero alle parole più significative su cui si lavora nel coaching. In questo articolo parlerò di due parole in apparente opposizione: contrasto e unione.

Il mondo in cui viviamo si fonda sull’esistenza della dualità

Chi è pesante non può fare a meno di innamorarsi perdutamente di chi vola lievemente nell’aria, tra il fantastico e il possibile: mentre i leggeri sono respinti dai loro simili e trascinati dalla «com-passione» verso i corpi e le anime possedute dalla pesantezza. 

(Tratto dal Libro L’insostenibile leggerezza dell’essere)

Se ci pensi bene tutto esiste in virtù di due elementi tra loro in  apparente contrasto:

Pesantezza – Leggerezza
Vita – Morte
Verità – Illusioni
Inizio – Fine
Amore – Paura
Spirito – Ego
Pace – Guerra
Gioia – Dolore
Abbondanza – Scarsità
Creazione – Distruzione
Guarigione – Malattia
Luce – Oscurità
Semplicità – Complessità
Maschile – Femminile
Certezza – Incertezza
Sole – Luna

Tutta la nostra vita esiste e viene percepita in funzione di queste ed altre dualità che costituiscono il  mondo della forma.

Ed è proprio il contrasto a rende possibile l’evoluzione e la  crescita personale, in quanto crea una tensione tra un punto e il suo opposto: in genere un punto che percepiamo poco positivo e un punto che, invece, riteniamo possa migliorarci e migliorare la nostra vita.

Questo spiega perché spesso siamo attratti da chi ha caratteristiche opposte alle nostre. Inconsciamente e spontaneamente il nostro essere tende all’evoluzione e alla crescita e nel suo opposto vede un’opportunità per arrivare a un  senso di completezza

Se ci rifletti, ogni persona con cui hai avuto una relazione o da cui sei stata/o attratta/o aveva qualche caratteristica che ammiri o ammiravi e che sentivi di non aver completamente integrato o riconosciuto nel tuo essere. 

Carl Gustav Jung scriveva che finché c’è un gradiente verso cui direzionare l’energia, la vita fluisce. Quando questo gradiente non c’è più, la vita diventa stagnante e si tende alla paralisi. È un po’ quello che accade quando non abbiamo una  direzione chiara da seguire, uno scopo, un obiettivo che risuona con noi e, quindi, manca quella tensione e quella spinta verso la  realizzazione di noi stessi in qualcosa che ha senso per noi.

Nel suo libro “Psicologia dell’Inconscio” Jung racconta di un uomo d’affari che è riuscito in pochi anni a raggiungere il successo e il suo obiettivo di poter vivere di rendita grazie ai suoi affari. Durante il periodo in cui sentiva di avere questo obiettivo da perseguire, è riuscito a spingersi oltre i suoi limiti e a realizzare ciò che aveva tanto desiderato: essere milionario, avere una casa in campagna piena di comfort di lusso e poter vivere senza lavorare. 

Nel momento in cui il suo sogno è divento realtà, qualcosa è cambiato. È venuta a mancare quella tensione tra un punto A e il suo opposto che gli aveva permesso di evolvere, migliorarsi, apprendere, crescere. E anche il suo stato d’animo ne ha risentito moltissimo, al punto da arrivare a sentirsi triste e depresso.

Questo spiega perché ci sono tante storie di persone che arrivano a realizzare il sogno di arricchirsi o un altro sogno per poi perdere tutto e, in particolare, la loro vitalità, energia ed entusiasmo.


Qual è il segreto di chi ce la fa e continua a mantenere alta la sua vitalità?

Credo che il segreto sia riassunto nelle parole di un uomo che ho ammirato tantissimo quando era bambina e che ancora mi emoziona quando rivedo o riascolto la sua storia. Parlo di Roberto Baggio, un campione che ha fatto la storia del calcio, ma per me è, soprattutto, un  campione di vita

“La fortuna di ogni persona è l’umiltà. L’umiltà ti da la possibilità di sfidarti sempre, di appassionarti a cose nuove. Ed è questo quello che è successo a me. Per me il calcio è stata la cosa più importante della mia vita fino ad un certo momento. Adesso ho trovato un’altra passione. È importante rinnovarsi sempre e avere degli obiettivi nuovi davanti.”

Occorre non perdere mai questa tensione e questa spinta ad andare in una direzione che ha senso per noi. Questo è il segreto di tutti i campioni di vita in qualsiasi ambito essi operino. Perché grazie al contrasto possiamo apprendere e distinguere cosa evitare e cosa cercare, cosa è vero e risuona con noi e cosa non lo è. Il contrasto è lo  stimolo per l’apprendimento


Come creare questo contrasto, questa tensione?

Prima di tutto c’è bisogno di riconoscere che siamo in una situazione stagnante che non ci sta portando da nessuna parte e non ha alcun senso per noi. E lo possiamo comprendere da come ci sentiamo. Se siamo demotivati, privi di energia, entusiasmo, voglia di fare, non proviamo pace e serenità, non ci sentiamo in armonia con noi stessi, non abbiamo obiettivi o una direzione chiara da seguire. 

L’altro passaggio altrettanto importante è impegnarsi a lavorare sulla propria consapevolezza, spronarsi a  uscire dalla propria zona di comfort e mettere a fuoco un obiettivo per favorire la tensione tra due opposti: ad esempio tra apatia e voglia di perseguire un obiettivo, tra confusione e chiarezza, tra mancanza di una direzione e una chiara direzione da seguire, tra senso di scarsità e senso di abbondanza, ecc.

In altre parole, c’è bisogno che tu decida di voler cambiare la situazione stagnante, uscire dallo stato in cui ti trovi per andare verso uno stato nuovo a cui aspiri per innescare la tensione e creare il gradiente attraverso cui  direzionare la tua energia ed il tuo impegno. 

Quando scegli di volerti attivare e muovere verso un punto chiaro e definito che ha senso per te,  rendi possibile il cambiamento. Inizi a creare la tua vita e smetti di subire una vita a cui non senti di appartenere.

Il creare ti aiuta a unire gli opposti in  un’unità che porta senso, pace, gioia, felicità, appagamento.

Quando ci rendiamo consapevoli del nostro  potere di creare e unire gli opposti la nostra vita si trasforma e possiamo trasformare anche la vita delle persone intorno a noi. 

Laddove c’è scarsità possiamo portare abbondanza; dove c’è illusione possiamo portare verità; dove c’è confusione, chiarezza; laddove c’è apatia, entusiasmo, ecc.

La domanda da porti è “Che cosa voglio?” Ciò che scegli, si materializzerà nella tua realtà a tempo debito. Anche quando non scegli, in realtà stai facendo una scelta: quella di rimanere dove sei senza nessuna  possibilità di cambiamento.

Quindi ti invito a scegliere verso cosa vuoi direzionare la tua energia. 

Se senti di aver bisogno di qualcuno che ti supporti nel fare e portare avanti questa scelta, prenota una  telefonata informativa gratuita di 30 minuti e sarò felice di fornirti informazioni utili su come posso aiutarti attraverso il  coaching.



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