Per essere creativi non ci vuole testa

Quando rifletto su un tema, mi piace partire sempre dal significato della parola. In questo caso, il significato di creatività deriva dal latino “creare”, che condivide con “crescere” la radice KAR. In sanscrito, “KAR-TR” è “colui che fa” (dal niente), il creatore.

La creatività denota un’attitudine alla creazione che si declina in tanti modi diversi: dall’originalità del pensiero alla capacità di osservare i problemi da punti di vista non usuali; dalla capacità di inventare con la fantasia all’organizzare in modo nuovo esperienze e conoscenze. Per come viene comunemente usata, sembra essere una qualità di artisti e designer.

Di fatto, adattarsi alle circostanze e adattare le circostanze a sé fa parte della natura umana. Ovviamente è un’attitudine che va esercitata.

Attraversare la vita senza creare è impossibile.

In questo articolo voglio fornire alcuni suggerimenti che possono aiutare a stimolare la creatività, partendo dal presupposto che la creatività si può attivare attraverso due canali principali: il corpo e il cuore.


Perché ho escluso la mente?

La mente può rappresentare uno dei ostacoli più grandi alla creatività. È, infatti, pratica comune usare la mente razionale e concettuale: fatta di schemi con cui abbiamo classificato il mondo, che ci hanno permesso di imparare a vivere e a fare molte delle cose che sappiamo fare oggi come camminare, parlare, lavorare ecc.

Come marketing manager mi sono trovata spesso a partecipare a lunghe riunioni di brainstorming che finivano spesso per essere – a tutti gli effetti – “tempeste di cervelli” che raramente portavano a delle idee nuove e veramente creative.

Ciò si verifica, soprattutto, quando ha più importanza l’apparire agli occhi degli altri in un certo modo. Quando si usa la mente razionale entrano in gioco i principali killer della creatività: giudizio, aspettative, paure.

Per questo, quando si vuole alimentare il proprio potere creativo e, soprattutto, quando ci sentiamo bloccati è bene interrompere i processi della menta logico-razionale e attingere ad un’intelligenza superiore.


Perché è importante il corpo?

Fin da bambini attraverso il corpo e i nostri sensi facciamo esperienza del mondo che ci circonda e iniziamo a sperimentare con la fantasia e il gioco mondi possibili e immaginari. Il corpo e i suoi sensi sono un veicolo potentissimo per la creatività.

Prova a fare qualche esperimento: chiudi gli occhi e inizia a odorare diversi elementi come le spezie, i fiori, gli oli essenziali. Prendi della plastilina e crea qualcosa con le mani. Usa un mestolo e una padella come strumenti musicali e segui un tuo ritmo. Ascolta il suono delle foglie in un bosco. Muoviti nello spazio sulle note della tua canzone preferita. Tocca delle superfici ad occhi chiusi e focalizzati sulle sensazioni che ti trasmettono. Ammira il tramonto da una collina o un paesaggio immerso nel verde. Assapora gusti nuovi e contrastanti tra loro. Oppure fermati e dirigi la tua attenzione al corpo e al respiro per qualche minuto.

Il corpo e i sensi erano e continuano ad essere il nostro modo di giocare e di sperimentare con la vita e come tali vanno stimolati e rafforzati. E cosa ancora più importante ci permettono di godere del momento presente.

Scegli ogni giorno di fare qualcosa che porti corpo e sensi a fare nuove esperienze della realtà per stimolare la creatività. Occorre scegliere attività che ci piacciono, ci rilassano, ci incuriosiscono e ci aiutano a creare lo stato emotivo, mentale, fisico, energetico che favorisce il naturale flusso della creazione.


E il cuore cosa c’entra?

Il cuore è la nostra fonte spirituale. Quando il cuore è in equilibrio, la mente e il corpo vengono unificati in un’unità integrata. Senza cuore e, quindi, senza amore non possiamo far fluire la nostra energia creativa verso l’alto ed espanderci attraverso le nostre creazioni.

Quando parlo di amore, mi riferisco in primis all’amore verso sé stessi. Come diceva Oscar Wilde:

Amare sé stessi significa iniziare una storia d’amore che dura tutta una vita.

Significa – aggiungo io – essere riusciti a percepirsi come un’unità piena di sfaccettature che convivono in armonia tra loro. Significa che le nostre emozioni vengono messe in contatto con il nostro modo di pensare; la nostra parte bambina riesce a creare un’alleanza con il nostro adulto responsabile. La nostra parte maschile fa l’amore con la nostra parte femminile. Il nostro critico interiore si collega realisticamente al nostro senso di autoprotezione e non domina tutta la nostra vita. Le parti o sfumature di ciascuno di noi sono molte e le combinazioni infinite, qui ho riportato solo qualche esempio.


La spiegazione scientifica

Come dimostrano alcune ricerche condotto dall’Institute of HeartMath in California e da E-motion Institute in Auckland, lo stato emotivo ha un impatto sul modo in cui processiamo le informazioni e ci comportiamo. Studi hanno testimoniato come chi è in uno stato emotivo positivo di apprezzamento, compassione, amore, cura ha pensieri e adotta azioni particolarmente creative, flessibili, integrative e aperte alle informazioni.

Si è capaci di fare associazioni inusuali, risolvere problemi in modo innovativo, usare l’intuizione nel fare valutazioni o prendere decisioni. Più in generale le emozioni positive allargano la percezione, la cognizione ed il comportamento e migliorano le capacità creative e intuitive.

Al contrario, chi invece è stressato o prova emozioni come rabbia, ansia e frustrazione ha una visione molto rigida e ristretta che gli impedisce di attingere alle sue risorse creative.

È stato provato che uno dei fattori direttamente correlati ai nostri stati emotivi sono le fluttuazioni naturali del battito del cuore che sono regolari, coerenti e stabili quando proviamo emozioni positive e sono, al contrario, irregolari quando sia in un stato di chiusura, tensione, contrazione. In quest’ultimo caso, si verifica una minore sincronizzazione tra il cuore e il cervello e ciò impedisce il flusso naturale delle informazioni e dell’energia in tutto il sistema psicofisico.


Perché è importante coltivare la creatività

La creatività ci permette di espanderci, connetterci, sentirci in armonia e sereni. L’espressione creativa è vitale ma troppo spesso viene limitata da ciò che pensiamo dovremmo o non dovremmo fare e da pensieri limitanti che ci fanno credere di non essere creativi. Il nemico più temuto dalla creatività è infatti il nostro critico interiore, la parte di noi che abbiamo alimentato fin da piccoli e con cui spesso ci identifichiamo.

Secondo la neuroscienzata Alice Flaherty, la dopamina rilasciata dal nostro cervello nella giusta quantità è un fattore che accresce la creatività. E come si favorisce il giusto rilascio di dopamina? Ritagliando dei momenti di relax e riposo, facendo delle passeggiate in mezzo alla natura, un bel bagno rilassante o qualsiasi cosa che ci piace, ci fa stare bene e stimola positivamente i nostri sensi.

Oltre al rilascio di dopamina, un altro fattore che incentiva la creatività e che tutte le attività elencate sopra hanno in comune è la distrazione. In quei momenti facciamo una pausa che ci consente di distaccarci dal pallino fisso che avevamo di trovare una soluzione o di uscire da un blocco e quindi – distraendoci – ci distoglie dal focus sulla soluzione inefficace o sul blocco.

Questa pausa permette alla mente subconscia di continuare a lavorare – anche se non ce ne rendiamo conto – e mentre la mente vaga può far affiorare a livello della mente cosciente nuove idee e soluzioni.

Quando ho un “blocco creativo”, ho riscontrato che allontanarmi dal pc o dall’ambiente in cui normalmente lavoro/passo le mie giornate o semplicemente interrompere quello che sto facendo per fare qualcosa di diverso permette alla creatività di tornare a fluire. Il primo step è riconoscere che c’è un blocco, poi occorre accettarlo, capire di cosa si ha bisogno in quel momento e assecondare il nostro bisogno di staccare, rilassarci, prendere una boccata d’aria, o altro.

A volte passano poche ore, a volte giorni, non importa. La cosa importante è non farsi trascinare da pensieri che servono solo a peggiore il nostro stato e alimentare il blocco. È importante mantenere vivo lo spirito del bambino che c’è in noi e prendere tutto con sana leggerezza.

Lavorare sul chakra del cuore aiuta molto. Infatti consente di far fluire l’energia necessaria al 5° chakra per esprimere la creatività.


Come lavorare sul chakra del cuore?

Occorre comprendere se questo chakra è squilibrato in eccesso o in difetto ed eventualmente riportarlo in equilibrio con diverse tecniche. Se vuoi approfondire, ti consiglio di leggere “Il libro dei chakra” di Anodea Judith, uno dei testi più completi sull’argomento.

La creatività fluisce quando non è distorta dalla mente concettuale fatta di parole e significati, ma attinge ad un’intelligenza più profonda che ciascuno di noi ha. Come spiega benissimo Eckart Tolle in questo video preso da Youtube.

Si può essere creativi in qualsiasi ambito: business, programmazione, musica, disegno, scuola/università, gestione della casa etc.

Alcune ricerche mostrano che quando siamo creativi attiviamo parti del cervello che normalmente non usiamo e disattiviamo, invece, le parti che usiamo più spesso nella vita di tutti i giorni: quelle che ci permettono di eseguire dei compiti e prendere delle decisioni.

Di seguito ti propongo alcune strategie per attivare il tuo potere creativo.


Alcune strategie per stimolare la creatività

  1. Tenere un notebook sempre con te. Io uso le note del mio telefono e poi trascrivo tutte le idee in un file, ma c’è chi ne ha uno persino in doccia. La cosa importante è non tralasciare o ignorare nessun idea che può affiorare mentre stiamo facendo qualcos’altro.

  2. Provare a spezzettare la tua attività creativa prevedendo sempre un periodo di stacco per lasciare il tempo alla mente subconscia di fare il suo lavoro. Se hai un’attività creativa da portare avanti è bene prevedere un periodo di pausa tra una fase e l’altra dell’attività. Per esempio quando scrivo un articolo per il mio blog, inizio buttando giù le prime idee rispetto a ciò di cui voglio parlare – una sorta di scaletta – e poi raccolgo varie risorse in rete, sui libri, da video, ecc. Lascio poi trascorrere del tempo dedicandomi ad altre attività che ho in agenda come rispondere alle email, fare delle chiamate e così via. Poi più tardi o l’indomani ci torno su e completo la prima bozza dell’articolo.

  3. Dormire le ore di cui si ha bisogno per sentirsi riposati, creare una pratica quotidiana in cui staccare completamente dalle attività della giornata (es. un pisolino di 20 minuti ogni giorno, una passeggiata in mezzo alla natura, una meditazione) e una pratica quotidiana che ti consente di andare a dormire la sera con il giusto stato mentale, fisico, emotivo, energetico. Per esempio, prima di andare a dormire evito di guardare film che possono scuotermi o tramettere pensieri poco positivi. Preferisco leggere un buon libro, oppure fare una breve meditazione.

  4. Compiere azioni che nutrono la creatività: non azioni che dobbiamo fare, ma azioni che provocano piacere, curiosità, ci portano al presente e attivano la nostra mente creativa (es. cucinare, fare l’uncinetto, nuotare, guidare, lavare i piatti, prendersi cura delle piante, ecc.). Quando le facciamo, concediamoci di stare nel momento per favorire una connessione profonda con noi stessi e con quello su cui portiamo la nostra attenzione.

  5. L’appuntamento con l’artista e le pagine del mattino sono due esercizi molto efficaci come spiega Julia Cameron nel suo libro “La via dell’artista”. Il primo consiste nel fissare con sé stessi ogni settimana un appuntamento di almeno 2 ore da dedicare esclusivamente al nutrimento della tua coscienza creativa. (es. andare a vedere una mostra fotografica, dipingere, scoprire una nuova zona della città in cui vivi, andare in un negozio di spezie, guardare un vecchio film, una passeggiata solitaria in spiaggia ecc.). Può essere davvero qualsiasi cosa che ti piace fare, qualcosa che non hai mai fatto o fai raramente.

    La pratica delle pagine del mattino consiste nel tenere un quaderno in cui trascrivere di getto ogni mattina i tuoi pensieri, sogni, sensazioni, qualsiasi cosa fluisca in quel momento. Julia suggerisce di scrivere almeno 3 pagine del mattino e di farlo diventare una pratica costante.

Quelle pagine ci conducono oltre la nostra paura, al di là della nostra negatività e dei nostri stati d’animo e, soprattutto, ci portano al di là del nostro censore. Al di là delle sue ciance troviamo il nostro centro di quiete, il luogo ove possiamo ascoltare quella piccola voce chiara che è quella del nostro Creatore e, al tempo stesso, la nostra.”

Julia Cameron

Per concludere

Voglio condividere con te due citazioni di Eckart Tolle tratte dal suo libro “Il potere di adesso”.

Solo se sei in grado di essere consapevole senza pensiero puoi usare la mente in maniera creativa, e la via più facile per farlo è il corpo. Tutte le volte che hai bisogno di una soluzione o di un’idea creativa, smetti di pensare per un momento, focalizzando l’attenzione sul campo interiore di energia. Diventa consapevole della pace. Quando riprenderai a pensare, lo farai in modo fresco e creativo. In questo caso, prendi l’abitudine di passare, ogni pochi minuti, dal pensiero a una specie di ascolto interiore, alla pace interiore. Non pensare solo con la testa, ma con tutto il corpo.

Tutti i veri artisti, che lo sappiano o meno, creano in assenza di mente, a partire dalla quiete interiore. E’ allora che la mente dà forma all’impulso o all’intuizione creativa. Perfino i grandi scienziati riferiscono che le loro conquiste creative giungono in momenti di quiete mentale.


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Se hai un progetto creativo che vuoi realizzare, ma finora c’è sempre stato qualcosa che te lo ha impedito, inviami un’email e raccontami del tuo progetto.

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