32 Falsi miti che limitano la tua multipotenzialità

In questo articolo voglio parlarti dei falsi miti da cui stare lontano quando valuti quali scelte di vita e lavoro fare per sentirti realizzata e felice.

Il fatto che molte persone applichino questi presupposti e scelgano di seguire determinate strade non significa che tu debba fare lo stesso. La vita è un processo creativo prezioso e unico per ognuno di noi. Sarebbe un vero peccato non seguire ciò che senti essere in armonia con la tua vera essenza.

Ogni persona multipotenziale porta con sé alcune caratteristiche distintive e una combinazione unica di talenti, interessi, abilità, competenze, preferenze e predisposizioni.

Il passo più importante per creare una vita e un lavoro che ami è conoscere te stessa e comprendere ciò che davvero vuoi creare nel tuo percorso di crescita personale e professionale.

Per un lungo periodo ho creduto di non essere abbastanza, perché fin da ragazza non avevo una forte e chiara vocazione verso un ambito specifico. Mentre il mondo là fuori sembrava urlare che ci doveva essere una vocazione da perseguire con una tale determinazione da essere disposti a superare qualsiasi ostacolo per creare il proprio successo.

Poi ho capito che quella non era una verità assoluta e, di certo, non era una verità per me.

Bisogna fare attenzione a ciò in cui crediamo, perché una volta che lo abbiamo dato per assodato condizionerà tutta la nostra vita e ci limiterà nella libera espressione della nostra vera essenza.


32 falsi miti sul successo e sulla realizzazione personale

Qui sotto ti riporto alcuni falsi miti legati al successo e alla realizzazione personale che ti invito a leggere attentamente. Dopo aver letto ogni presupposto, chiediti quanto sia vero per te e che impatto “credere che sia vero” ha nella tua vita.

  1. Devo specializzarmi in un campo o ambito per avere successo. Per guadagnare bene ed essere riconosciuta come una persona di successo, devo fare talmente bene una cosa da diventare uno specialista o esperto.

  2. Se mi dedico a un talento o interesse solo per il gusto di farlo e non lo trasformo in una carriera, è tempo sprecato e sto anche sprecando il mio talento.

  3. Non posso portare avanti più progetti contemporaneamente in modo produttivo ed efficiente. Devo dedicare tutto il mio tempo ad un solo progetto o lavoro per farlo bene (8 ore al giorno, 5 giorni a settimana).

  4. Se emerge un interesse, passione o talento che non ha nulla a che fare con quanto ho fatto finora, dedicargli tempo mi porterà fuori strada.

  5. Interrompere una carriera dopo 5, 10 anni mi farà perdere tutti i progressi e le competenze acquisite e non mi permetterà di avere successo.

  6. Non tutti i lavori sono creativi, in alcuni lavori non c’è spazio per la creatività.

  7. Mettere insieme talenti, competenze e interessi diversi richiede uno sforzo troppo elevato, e non è detto che venga compensato dai risultati che si ottengono.

  8. Vivere una vita in cui si soddisfano le proprie passioni e sogni è per i ricchi, non per chi deve costruirsi da zero e non ha soldi e privilegi.

  9. Ogni cosa che scelgo di fare deve essere definitiva e accompagnarmi per tutta la vita.  Una volta scelta una carriera, non posso più tornare indietro.

  10. Se seguo il percorso di una persona di successo sono sicura di non commettere errori e di arrivare prima al successo.

  11. Un lavoro a tempo indeterminato è più sicuro e soddisfacente di un lavoro a contratto, a progetto o di altro tipo.

  12. Dopo una certa età non ha senso pensare di iniziare qualcosa di nuovo come un nuovo lavoro.

  13. Cambiare ambito, campo o lavoro significa investire troppo tempo e denaro su qualcosa che non è detto che funzioni.

  14. Non ho abbastanza energia, soldi e tempo per fare tutto quello che vorrei, quindi meglio non fare niente.

  15. Qualsiasi cosa scelgo deve essere qualcosa che amo a tal punto da essere disposta a lasciare da parte tutti gli altri interessi.

  16. Per iniziare qualcosa seriamente devo prima avere le idee chiare e sapere esattamente cosa fare, altrimenti non ha senso iniziare.

  17. Se ho troppi interessi, passioni, hobbies significa che non ho focus, ho paura di impegnarmi, sono incostante e c’è qualcosa di sbagliato in me. Per questo non concluderò nulla di buono nella vita.

  18. Sapere un po’ di tutto è come non sapere niente.

  19. Pensare di vivere una vita e lavorare mentre si viaggia o si fa ciò che si ama è un’illusione. Ad un certo punto bisogna rinunciare ai sogni e alla leggerezza e bisogna mettere la testa apposto.

  20. Quando sei sposata e hai dei figli, devi rinunciare ai tuoi sogni per il bene della tua famiglia.

  21. Guadagnare quanto basta per vivere, pagare le bollette e togliersi qualche sfizio è meglio che rischiare per capire se un’idea, un sogno o un progetto possa funzionare.

  22. Essere realisti non significa essere pessimisti. Semplicemente significa prevedere il peggio e assicurarsi che non accada. Questo spesso implica smettere di sognare e guardare in faccia la realtà. Solo così si diventa adulti e responsabili.

  23. Rischiare, esporsi, dare anche se questo non darà alcun frutto è da folli. Bisogna avere qualche garanzia per non trovarsi con nulla in mano.

  24. Le mie imperfezioni ed emozioni mi penalizzano, devo nasconderle e fingere di avere tutto sotto controllo. Far vedere i propri punti deboli è come dire “ecco qui dove puoi colpirmi per avere la meglio su di me”.

  25. Non c’è spazio per riflettere e prendermi il tempo necessario per capire cosa voglio. Devo avere le idee chiare, altrimenti rischio di fallire e non concludere nulla di buono.

  26. Ho sempre voluto questo, sono sempre stata così; sarei folle a volere qualcosa di diverso o a pensare di essere anche altro ora.

  27. Si può parlare di genio o talento, solo se si chiamano in causa importanti uomini e donne come Leonardo da Vinci, Michelangelo, Einstein, Marie Curie, Virginia Woolf, Ada Lovelace Byron, Florence Nightingale, Maya Angelou; oppure chi ha 5 lauree, parla 5 lingue, suona 10 strumenti, ecc.

  28. La mia libertà è raggiunta quando ho abbastanza soldi per fare tutto quello che mi va. Solo allora posso fare ciò che amo e mollare tutto il resto.

  29. Procrastinare, non rispettare gli impegni presi, dimenticare gli appuntamenti, perdere i propri appunti, non dare seguito a un’idea o dimenticarla significa non avere abbastanza interesse per quella cosa o che quella cosa non è poi così importante per me.

  30. Tutto è stato già fatto da altri e meglio di quello che posso fare io, quindi che senso ha iniziare.

  31. Se chiedo aiuto rischio di apparire debole, incapace o incompetente.

  32. Se chiedo ciò che voglio apertamente, rischio di apparire arrogante o di perdere quello che ho già. Meglio accontentarsi.

Non mi dilungherò nello spiegare perché ognuno di questi presupposti è falso, ma voglio concludere condividendo la mia esperienza personale e come coach. Ciò che ho imparato in questi anni è che nessuno di questi presupposti è vero, o perlomeno non è vero a meno che non ti convinci che sia così. Prendere uno o più di questi presupposti come verità assoluta condizionerà ogni tua scelta e confermerà a te stessa la sua veridicità ogni giorno.

Puoi scegliere però di ribaltare ognuno di questi miti partendo da quello o da quelli che senti essere più radicati dentro di te. Parti dalla domanda “E se non fosse così? Come potrebbe essere se ribaltassi questo presupposto?”.

Scrivi ogni falso mito che consideri vero e a fianco ad esso indica come potrebbe cambiare se oggi decidessi di ribaltarlo. Trasforma la nuova affermazione in un mantra da ripetere a te stessa, oppure da leggere quando ti accorgi che un falso presupposto sta prendendo il sopravvento.

Quali altri falsi miti non ho incluso in questa lista? Condividili con me nei commenti qui sotto.

Se vorrai, inviami un’email con quello che emergerà da questo esercizio insieme a eventuali domande o dubbi.



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